I climatizzatori ad acqua rappresentano oggi un punto di riferimento per chi vuole provvedere a rinfrescare la propria casa, rispettando l’ambiente. Ecco una spiegazione, su come questi elettrodomestici funzionano, i vantaggi che offrono e i prezzi.
Differenze
I condizionatori portatili normalmente utilizzano un gas refrigerante, solitamente r410a, per mettere in atto il processo di raffreddamento dell’ aria. Si tratta dello stesso modo di funzionamento dei modelli a muro, quelli fissi.
Ci sono però alcuni modelli che fanno uso dell’ acqua, ovviamente fredda per “aiutare” il gas termovettore facendo scendere ulteriormente la temperatura.
Questo aiuto permette di rendere più efficiente il condizionatore facendo risparmiare sul consumo elettrico. Possono essere usati per:
- casa,
- per i camper o
- per qualsiasi altra soluzione che ne prevede il trasporto da un ambiente all’altro senza installazione.
Doveroso sottolineare, a questo punto, che l’acqua è in grado di trasportare maggiore energia dell’aria; ciò significa che il sistema di climatizzazione può anche risultare più efficiente. Di certo calano i costi di installazione e di esercizio. E l’acqua rappresenta un’alternativa ottima pure dal punto di vista ambientale.
Il funzionamento
Questi modelli monoblocco sono dotati di un serbatoio che contiene fino a 10 litri di acqua che deve essere demineralizzata. Si può usare anche l’acqua del rubinetto se è presente nella macchina il filtro anti calcare.
L’acqua demineralizzata è quella che ad esempio si usa nel condizionatore oppure quella che si raccoglie nella condensa di un deumidificatore o di un condizionatore con unità esterna.
Si può scegliere dunque il condizionamento ad aria oppure aria-acqua, climatizzatori acqua aria. In quest’ultimo caso la vaschetta deve essere riempita nuovamente ogni 6 ore, ma dipende anche dalla velocità di ventilazione e dalle condizioni di temperatura che troviamo nell’ ambiente da condizionare. Quando fa molto caldo l’acqua può durare anche solo 3 ore.
I ventilconvettori
Tutti i climatizzatori, sia quelli fissi che portatili, generano freddo (o caldo in inverno) sfruttando uno specifico gas che funziona come fluido termovettore e che viene raffreddato tramite l’aria oppure tramite l’acqua. I condizionatori ad acqua, chiamati anche ventilconvettori, si basano sulla circolazione dell’acqua e sulla diffusione forzata dell’aria calda o fredda.
- L’aria calda, passando attraverso una zona in cui è presente dell’acqua, cede naturalmente il suo calore grazie a una ventola che incanala l’aria stessa, costringendola ad attraversare il c.d. pacco alveolare, in cui è contenuta l’acqua.
- L’acqua viene raffreddata da un apposito refrigeratore e viene poi utilizzata per raffreddare l’aria che andrà a rinfrescare ogni ambiente di casa, in cui dove viene diffusa tramite dei terminali detti ventilconvettori.
I vantaggi
Sicuramente uno dei vantaggi dei condizionatori portatili ad acqua è rappresentato dal fatto che non abbiamo bisogno del motore esterno. Possono essere utilizzati quindi anche in palazzine storiche o in appartamenti in cui il montaggio dell’ unità esterna non è permesso per decoro architettonico.
Possiamo poi trasportare questi modelli da una stanza all’ altra, addirittura da un appartamento all’ altro.Se scegliamo un modello a pompa di calore può essere usato anche in inverno come alternativa ai termosifoni.
Un ulteriore vantaggio dei condizionatori ad acqua è rappresentato dal fatto che non necessariamente devono avere un’unità esterna. Infatti, utilizzando l’acqua anziché l’aria per raffreddare il condensatore, non c’è bisogno di forare il muro.
Si tratta quindi della soluzione ideale per gli immobili collocati in zone caratterizzate da regolamentazioni rigide in tema di interventi strutturali in facciate (ad esempio, i centri storici).
Un altro vantaggio è dato dalla possibilità di installare la macchina su ogni tipo di parete, anche non perimetrale. In questo caso è consigliato contattare un professionista e chiedere un preventivo sul condizionatore ad acqua da installare.
Inoltre, durante l’inverno possono essere utilizzati come sistema di riscaldamento, sfruttando l’acqua calda erogata dalla caldaia, che ha una temperatura tra i 40 ed i 50 gradi centigradi, decisamente inferiore rispetto a quella dei radiatori tradizionali permettendo all’utente di risparmiare sul combustibile.
Caratteristica più importante, il meccanismo di raffreddamento che caratterizza questo tipo di condizionatore, che garantisce un’elevata prestazione termica e un buon ricircolo d’aria, consente di ridurre l’impatto dei sistemi di raffreddamento di casa sulla bolletta dell’energia elettrica durante i mesi estivi.
- Un altro punto di forza dei condizionatori ad acqua? I consumi minori, con minor impatto ambientale.
Gli svantaggi
Per quanto riguarda invece i difetti, il più grande è senza dubbio la rumorosità, decisamente superiore rispetto ai condizionatori ad aria.
In effetti il condizionatore ad acqua viene di solito posizionato all’interno degli edifici, visto che serve un tubo dell’acqua e uno scarico.
Fortunatamente, questo aspetto negativo è fortemente limitato nei modelli più recenti, decisamente più silenziosi rispetto ai condizionatori ad acqua di qualche anno fa. Tra gli svantaggi ne segnaliamo anche altri due:
- la rumorosità elevata, dato che il motore è interno, decisamente superiore rispetto ai condizionatori ad aria.
- l’efficienza, piu’ bassa rispetto ad un condizionatore a muro dotato di unità esterna e split interno.
Diciamo che i nuovi modelli sono meno rumorosi rispetto al passato ma sempre di piu’ se confrontati con un climatizzatore montato ad esempio spalla-spalla.
I modelli
Il climatizzatore ad acqua più conosciuto è senza dubbio il Pinguino De Longhi PAC WE 112. E’ consigliato per ambienti con grandezza fino a 100 metri cubi, attenzione non parliamo di metri quadri di superficie, bisogna calcolare anche l’altezza dei soffitti, molto efficiente ed anche abbastanza silenzioso è dotato di telecomando e funzione di deumidificazione.
Ci sono dei modelli industriali che vengono usati per magazzini o grandi spazi all’ aperto ad esempio quelli di Parkair, Airwell o Aermec, motocondensanti ad acqua.
- condizionatori ad acqua senza unità esterna: nessun tipo di modello portatile ha il motore esterno.
- ad acqua senza tubo esterno: fate attenzione a questa dicitura e a chi ve la vende per buona. Non esiste un condizionatore che non presenti il tubo per lo sfogo d’aria esterna. Anche se si tratta di un modello ad acqua. In quel caso parliamo di ventilatori che rinfrescano tramite dei portaghiaccio inserito all’ interno.
- con acqua refrigerata: si tratta anche in questo caso di ventilatori che all’ interno presentano un alloggiamento in cui inserire un pack di ghiaccio precedentemente posto nel freezer. Un buon esempio di questi modelli è il OneCONCEPT che costa davvero poco.
- Raffrescatori ad acqua: sono quelli utilizzati all’aperto, a piantana, che vediamo spesso a ridosso di ristoranti e bar. Usano la ventilazione su cui ad intervalli regolari un ugello “spara” acqua nebulizzata per rendere piú “fresca” la ventilazione.
- Il modulo di design può essere facilmente ripiegato. Per avere uno spazio di ispezione sufficiente per poter ispezionare gli attacchi acqua e le eventuali serrande, è possibile richiedere un modulo di design più lungo.
I prezzi
Sul mercato si trovano un gran numero di condizionatori ad acqua che vanno ad occupare differenti fasce di prezzo, in grado di soddisfare le differenti esigenze degli utenti interessati a questa tipologia di condizionatore. I modelli di condizionatori ad acqua portatili, tecnologicamente meno avanzati, possono costare soltanto poche decine di euro. Diciamo che c’è una vastità di modelli tale da differenziare i prezzi che vengono proposti.
Quelli economici costano circa 200-400 euro, si sale di prezzo quando optiamo per climatizzatori per ambienti grandi con potenze da 12000 a 18000 BTU; questi ultimi modelli di condizionatori ad acqua a parete sono dotati di tecnologia all’avanguardia e combinano la massima efficienza energetica con il minor impatto ambientale.
Questi condizionatori possono arrivare a costare oltre i mille euro.