Sempre più spesso, in questi anni, quando si cercano i migliori condizionatori tra i tanti presenti sul mercato, ci si sente dire di dover puntare sugli inverter. Esperti del settore, specialisti, tecnici abilitati e anche appassionati non fanno altro che dire: scegliete gli inverter. Ma che cosa sono gli inverter?
Esattamente cosa significa quando si parla di condizionatore inverter? A quale genere di modelli di condizionatore stiamo facendo riferimento e in cosa sono differenti rispetto agli altri?
Ecco una scheda di approfondimento sul tipo di differenza che intercorrere tra un condizionatore inverter e gli altri tipi di modelli e tipi.
Caratteristiche, distinzioni e tipologia del condizionatore inverter
I condizionatori Inverter vengono contraddistinti da una differenza particolare per alcune modalità tecniche e strutturali. In particolare
i condizionatore inverter si distingue perchè permette di ottimizzare i consumi e ridurre gli sprechi, beneficiando del comfort più alto possibile dal punto di vista ambientale durante le stagioni più calde.
E’, in pratica il tipo di condizionatore che sta mandando in pensione i vecchi condizionatori on-off, che vengono da molti, oggi, considerati tecnologicamente superati. Ma esattamente cosa significa inverter e perché è così utile scegliere questa tecnologia per raffrescare la propria abitazione? Andiamo con ordine.
L’inverter è
un dispositivo elettronico che si trova all’interno del motore del condizionatore, e consente di modulare la potenza erogata dall’apparecchio in modo del tutto automatico in base alla temperatura in ambiente.
Nella sostanza un condizionatore inverter
è un meccanismo intelligente che permette di mantenere, una volta raggiunta la temperatura desiderata, un funzionamento minimo di base, eliminando, così, come si riesce a comprendere con facilità, tutte quelle continue accensioni e spegnimenti tipici dei climatizzatori on-off.
Questo sistema rappresenta un passo avanti fondamentale in termini di efficienza tecnologico e per l’economicità. Inoltre, si deve considerare la duplicità del meccanismo Inverter.
Vale a dire che questo meccanismo avviene sia nel caso la richiesta sia di aria fredda, sia di aria calda, come nel caso di condizionatori a pompa di calore. In poche parole questo apparecchio autorizza ad avere le più alte prestazioni con il maggior risparmio energetico e maggior comfort.
Cosa significa inverter quando parliamo di condizionatori?
Per inverter si fa dunque riferimento alla tecnologia che rappresenta la vera svolta del funzionamento di climatizzatori e condizionatori di ultima generazione. Il funzionamento dell’inverter consente di abbassare tutti i consumi che c’erano prima, a causa delle continue accensioni e spegnimenti.
Pur se usate il mezzo in funzione per molte ore, il condizionatore inverter in poche parole gira a regimi inferiori e, una volta ottenuta quella che è, come detto, la temperatura ambiente impostata, il consumo è minimo: pochissima elettricità per mantenerla costante, ma prestazioni altissime.
Differenti tipi di condizionatori inverter
Esistono diversi tipi di condizionatori inverter, che tra di loro vantano differenze in quanto maggiore o minore efficienza. Un elemento che li distingue, e da tenere in importante considerazione, è dunque la classe energetica. In particolare:
- Un condizionatore ad alta efficienza in classe A++ consuma fino al 40% in meno rispetto a un condizionatore in classe energetica B
- un condizionatore inverter in pompa di calore in classe di efficienza energetica A+++ ha dunque ridotti consumi
Vantaggi dei condizionatori inverter: perchè sceglierlo
Ma quali sono i reali vantaggi che un climatizzatore inverter è capace di offrire rispetto a un tradizionale condizionatore on-off? Andiamoli a enumerare:
- Risparmio energetico e consumi ridotti fino al 30%,
- comfort grazie alla temperatura in ambiente che si mantiene ai valori impostati
- Maggiore silenziosità, grazie al funzionamento a regime minimo del compressore
- Lunga durata
- Elevate prestazioni anche nella funzione di riscaldamento (se condizionatore a pompa di calore)
- Possibilità di accedere alle detrazioni fiscali e delle agevolazioni del Conto Termico se si installa il condizionatore in sostituzione dell’impianto di climatizzazione esistente
Specifiche tecniche sugli Inverter: cosa fanno e quanto consumano
Volendo ricapitolare, e chiederci come funziona un condizionatore inverter, le domande collaterali fanno riferimento al loro funzionamento e qual è il loro effettivo consumo.
Come si è spiegato, il significato della parola inverter riguardo ai condizionatori passa dalla distinzione tra tecnologia AC o DC.
A differenza di un condizionatore on-off che deve essere acceso e spento manualmente, la tecnologia inverter dei condizionatori consente di passare dalla potenza di uso da un massimo a un minimo in autonomia, in base alle necessità di raffreddamento della stanza.
Nel dettaglio, un climatizzatore inverter usa tramite un motore asincrono che gira a corrente alternata e si occupa di realizzare una doppia conversione di frequenza da corrente alternata e corrente continua e di nuovo alternata. Insomma, un climatizzatore inverter, permette il continuo passaggio. Esso:
possiede un motore a magneti permanenti che accumula energia e concede un’efficienza superiore al motore. In questa modalità, la conversione della corrente alternata è compiuta una unica volta. Inoltre, il sistema elettronico interno calcola ed eroga solo la potenza necessaria per raggiungere il valore di temperatura desiderato.
Confronto tra condizionatori Inverter e gli on-off
Nei modelli di condizionatori on-off, a differenza di quelli Inverter i consumi energetici sono elevati perché il compressore, quando viene acceso l’apparecchio, va alla massima potenza e continua a funzionare a pieno regime, a prescindere della temperatura della stanza.
Quando raggiunge la temperatura desiderata, il climatizzatore on-off si arresta completamente (si spegne) e riparte al massimo quando la temperatura impostata non coincide con quella della stanza.
In questo modo, il condizionatore on off è sempre costretto a funzionare alla massima potenza. La tecnologia inverter dei condizionatori viene detta “modulante”. In pratica l’intero funzionamento è connesso a una centralina elettronica:
Il compressore che produce aria fredda (e anche aria calda se si tratta di un condizionatore inverter a pompa di calore) è legato a un sistema elettronico che sa calcolare e far erogare la potenza necessaria per raggiungere il valore di temperatura desiderato.
Il sistema elettronico in buona sostanza lavora pertanto sulla risposta del compressore in base alla necessità di freddo della stanza. La risposta non è on-off come nei condizionatori tradizionali, e quindi non serve che siamo noi ad azionare il sistema. Nell’erogazione di una minore o maggiore potenza a stabilire il da farsi è il
calcolo di ciò che è richiesto dall’ambiente in cui opera il condizionatore inverter.
Quando conviene comprare un condizionatore inverter
Il condizionatore inverter è la soluzione che un pò tutti gli esperti del settore, che operano nel mercato e che vengono riconosciuti come specialisti e professionisti acclarati, tendono a suggerire per quelle famiglia che usano in modo frequente e continuato il condizionatore, e per molte ore di fila.
Si chiarisce, ancora una volta, a titolo di sintesi che
Se il condizionatore inverter viene lasciato in attività per molte ore di fila (come la notte o per chi trascorre l’intera giornata in casa), la tecnologia inverter è quella che al momento viene vista come quella economicamente conveniente.
In caso di funzionamento raro e solo poche ore al giorno, il costo maggiore rispetto ai condizionatori on-off non viene ammortizzato dalla quotidianità. In tal senso, è opportuno conoscere bene le abitudini delle persone a cui lo si consiglia, prima di indicarlo.
Una ulteriore indicazione da tenere a mente è quella che riguarda il rapporto tra condizionatori a inverter, e BTU. La domanda è: quanti i BTU un inverter?
Al momento di comprare un climatizzatore, per scegliere al meglio è doveroso valutare tutte le caratteristiche del dispositivo in questione e, per quanto riguarda, in particolare, la potenza, occorre di fatto conoscere e riuscire a valutare al meglio i BTU necessari per raffreddare o riscaldare un locale.
Per un rapido teste dei BTU utili, vi occorre partire appena dalle dimensioni della stanza da “climatizzare”. Il calcolo matematico è fatto sula base delle dimensioni dallo specialista a cui ci si rivolge.
