Oggi quando si parla di condizionatori, naturalmente come sanno ormai tutti si parla di uno degli elettrodomestici che maggiormente sono usati, amati e apprezzati dai clienti. Un numero sempre maggiore di utenti scegli il condizionatore per migliorare la propria vita sia in termini di raffrescamento della stanza che in termini di riscaldamento oltre che per de-umidificare e purificare l’aria. Tuttavia
come molti sottolineano, il condizionatore continua a consumare abbastanza in termini di bollette ed è per questa ragione che spesso la scelta di collocare all’interno della nostra casa il condizionatore viene vincolata dal tipo di efficienza energetica e risparmio. Ci sono, allo stato attuale dei nuovi sistemi per ottenere una profonda e fattiva ottimizzazione da questo punto di vista: Quale? Semplice.
Parliamo degli usi dei pannelli solari per ottimizzare il consumi. Ma come funzionano?
Che cosa dobbiamo sapere, come orientarci, cosa è opportuno apprendere circa l’uso dei pannelli solari per i sistemi di condizionamento? Ecco cosa sappiamo al riguardo.
Condizionatori e pannelli solari: un rapporto che migliora i consumi
Già sappiamo che, anche grazie al perfezionamento delle prestazioni, i nuovi modelli in classe dei condizionatori con A+++ sono ottimi da usare in tutte le stagioni, dalla estate a quelle dell’inverno, tramite la pompa di calore, come risparmio in bolletta. Ma si può fare ancora di più. Come?
Naturalmente con i pannelli solari. Oggi, gli attuali sistemi di impianto dei condizionatori sono utilizzabili in tandem, appunto con i pannelli fotovoltaici. Questo perchè, l’energia che si ricava dal sole si ottiene come si sa nelle principali ore di punta, e nella stagione calda, accumulando una capacità produttiva che è utile per fruttare nei momenti di ‘magra’ e per alimentare tutti gli impianti, compresi i condizionatori.
Come funzionano i pannelli solari nei condizionatori
Prima di tutto bisogna capire, di partenza, quanto consuma un condizionatore. Bisogna tenere in considerazione una serie di fattori da questo punto di vista. In particolare:
- la potenza del condizionatore, che come sappiamo viene espressa in Btu, ovvero British Thermal Unit. Maggiore è tale indice e più alto è il consumo. I modelli più utilizzati sono da 9000 o 12000 Btu, che di media sono utili a raffreddare delle aree vaste tra i 15 ed i 45 mq.
- la temperatura dentro l’ambiente della casa, la temperatura all’esterno e la differenza tra le valutazioni.
- la temperatura che si intende raggiungere.
- le tecnologia del condizionatore. I modelli ON-OFF, come risaputo e come dicono gli specialisti, sono quelli che per definizione consumano una quantità maggiore rispetto ai modelli che usano tecnologia inverter. Come sappiamo i modelli on e off hanno il motore che si accende (On) e si spegne (Off) quando la temperatura è ottenuta e va poi a ripartire, mentre invece i modelli degli inverter al contrario lavorano in modo costante e quando raggiungono la temperatura riducono il consumo. in modo automatico.
Come scegliere i pannelli solari e quanto si consuma in media
Ma quanto consumano i nostri condizionatori? Per capirlo, possiamo fare una valutazione, anzi un test. Prima di tutto
lasciando i condizionatori spenti possiamo andare di fronte al contatore elettrico e segnare l’assorbimento di corrente in quel momento. Poi accendiamo più condizionatori e aspettiamo una circa una mezzora di lavoro. Dopo di che ci possiamo recare ancora una volta presso il contatore e segnare il nuovo consumo. La differenza tra il valore rilevato con i condizionatori accesi e spenti ci fornisce il livello, evidente, dell’assorbimento totale.
A questo parametro possiamo dunque affidare il ruolo abbiamo di una panoramica di massima di quanto consuma il nostro singolo condizionatore e quindi possiamo dimensionare il proprio impianto fotovoltaico.
Secondo gli esperti del settore, e gli specialisti del ramo, potremmo dire che, a parità di condizioni un condizionatore potrebbe consumare di media circa
400-500 watt, che, nel caso di un impianto tre split, quindi farebbe 1,5 Kw. Di conseguenza, un impianto fotovoltaico da 3 kw in pratica, durante una giornata standard estiva dei mesi di giugno o luglio o agosto e anche settembre inizia a produrre 1,5 o 2 kw ad inizio mattino e fine sera e 2-8/3 kw in pieno sole. Come si evince, si avrebbe un enorme risparmio, o per meglio dire, un miglioramento del proprio efficientamento energetico.
Pannelli solari, condizionatori e sgravi e incentivi: cosa c’è da sapere
Difatti questo apporto potrebbe essere abbastanza per alimentare i condizionatori. Inoltre va anche considerato che allo stato attuale delle cose, oltre a essere molto utili in termini di produzione i pannelli solari se legati ai condizionatori sono anche in grado di condurci verso un altro sentiero molto interessante: quello degli incentivi relativi a consumi di energia che spesso sono messi in cantiere oppure quelli relativi allo “scambio sul posto” ovvero, l’energia che non utilizziamo durante il giorno, che possiamo cedere al gestore che la rimette in rete.
In questo senso, così,
si acquista una sorta di credito che viene riconcesso per l’acquisto di elettricità nel corso della notte quando i pannelli fotovoltaici non producono. Insieme allo scambio sul posto ci sono spesso interessanti detrazioni fiscali con una ottima % per l’acquisto di impianti fotovoltaici senza obbligo di ristrutturazione edilizia.