E’ certamente uno degli apparecchi più utili e amati da tutti i cittadini in tutto il mondo: il condizionatore è uno degli apparati che maggiormente migliorano la vita di ognuno, in grado di scaldare le nostre case, di rinfrescarle e di ridurre la umidità, oltre a migliorare la qualità dell’aria degli ambienti eliminando impurità, acari, e elementi nocivi per la nostra salute.
Ciò non di meno però i condizionatori hanno bisogno di manutenzione. E una delle procedure più importanti è quella che fa riferimento alla ricarica. Ebbene, la domanda è dunque doverosa, in tal senso, e cioè:
Come si ricaricano i condizionatori? Che cosa dobbiamo sapere? Quali sono le procedure giuste? Ecco una guida che prova a fare chiarezza in tal senso.
Indicazioni principali da tenere a mente quando si ricaricano i condizionatori
Il primo passaggio da non dimenticare, anzi, quello da cui partire quando si ricaricano i condizionatori è quello relativo al fatto di informarsi sulla legalità delle operazioni. Ovvero cosa può fare un padrone di casa sul proprio impianto? Va detto subito che non c’è alcuna regolamentazione ufficiale su che cosa può fare un privato sul proprio condizionatore, ma, al contrario
esistono leggi e condizioni da seguire per quanto concerne la certificazione professionale per farlo come lavoro.
Un altro dei punti focali di partenza, è ricordarsi che solo chi ha le autorizzazioni necessarie può operare in tal senso e pertanto se chiamate un tecnico specializzato fatevele mostrare, altrimenti il soggetto potrebbe andare incontro a seri provvedimenti legali.
Detto questo, si parte poi con la procedura vera e propria.
Controllo del sistema, manutenzione e procedure
Partite dal controllare il sistema degli impianti. Si esegue la manutenzione di routine di ricarica del condizionatore con la sostituzione del filtro dell’aria. Subito dopo si procede in questi termini:
- Pulizia del canale del vaporizzatore e del condensatore. Se uno dei due è sporco può produrre gli stessi danni di un’unità con poco refrigerante
- Controllo di eventuali ostruzioni, comprese le formazioni di detriti sulle ventole
- analisi dello stato di salute della ventola del condensatore: la quale deve spingere abbastanza aria tramite il canale da poter produrre e amministrare il calore prodotto attraverso l’azione del condizionatore.
Passaggi principali
In primo luogo occorre una ispezione accurata delle componenti del sistema. Si possono verificare situazioni come:
- Mancato isolamento,
- perdita delle giunture dei canali,
- connessioni elettriche mal funzionanti,
In base a questo si è in grado di stabilire di che cosa ha bisogno il condizionatore. Solo a questo punto si sceglie il tipo di refrigerante. Ma come si fa?
Si procede consultando la guida dell’impianto, o lo si trova scritto nella scatola elettrica o nell’unità di gestione. Molti sistemi hanno delle etichette con le specifiche tecniche del produttore. I refrigeranti più usati nei sistemi moderni sono:
- l’R-22 (HCFC-22)
- l’R410A, venduto come SUV410A o Puron.
Verifica connessioni, disconnessione interruttore e impianto
A questo punto si è nella posizione di poter controllare il tipo di connessioni per ricaricare. Si deve dare uno sguardo alle valvole di connessione, agli adattatori e ai sistemi di connessioni veloci. Si deve procedere spegnendo il condizionatore dal termostato.
Subito dopo si spegne l’impianto. L’unità esterna deve avere dei fusibili o un interruttore. Questi fusibili vanno rimossi e si spegne l’interruttore.
A questo punto si prova in questo caso:
- agganciare i misuratori di pressione come da istruzioni. Il lato a bassa pressione sarà sul misuratore (tubo blu) e quello ad alta pressione sul sistema (tubo rosso).
- Per i misuratori di pressione più vecchi, non ci saranno colori a indicare la differenza.
- La bassa pressione sarà a sinistra guardando il misuratore, l’altra a destra.
- Il tubo di rifornimento, collegato al refrigerante e alla pompa di scarico, si trova nel mezzo.
Procedimento per ricaricare correttamente i condizionatori: cosa fare
Ci sono altre indicazioni che occorre tenere a mente per ricaricare correttamente i condizionatori. In particolare, leggere i misuratori, e utilizzare la lente di misurazione. Ovvero?
- La lancetta del blu deve essere al minimo se il sistema deve essere ricaricato.
- Per verificarlo, occorre usare un misuratore di temperatura con una sonda connessa alla bassa pressione, che la più grande tra le due linee.
- Ricaricare se le temperature sul misuratore blu non corrispondono al numero raccomandato nelle specifiche del produttore.
Quando all’uso della lente di misurazione è una tecnica molto importante, anche se molti impianti non ne sono equipaggiati: Se presente, si trova all’esterno della linea tra l’asciugatore e il compressore.
Una volta trovata, occorre guardare mentre il condizionatore è in funzione. Bisogna vedere se ci sono bolle nel liquido di refrigerazione. Pertanto si deve ricaricare se sono mescolate al liquido. In pillole: in un’unità impropriamente ricaricata, le bolle potrebbero formarsi a causa di particelle di aria o umidità intrappolata nel sistema sigillato ermeticamente. A questo punto si procede con la ricarica vera e propria.