Oggi il condizionatore rappresenta il migliore tra gli apparecchi usati per la gestione della temperatura e dell’umidità nelle proprie case e la scelta di installarne uno, o più di uno, non è solo strategica o funzionale, ma davvero indispensabile. Ma quale scegliere?
Allo stato attuale delle cose la complessità nella scelta non è solo dovuta alla grande varietà di prodotti immessi sul mercato, e tutti di grande qualità: ma anche dalla differenza strutturale e tecnica dei luoghi in cui questo impianto va collocato. In poche parole, ogni casa o ambiente o struttura abitativa o lavorativa o commerciale ha delle caratteristiche diverse.
Alla luce di ogni differenza, ci sono dei modelli che si prestano meglio o meno bene a seconda dei casi. Per esempio, quando siamo alle prese con un controsoffitto quali sono i migliori prodotti? Quale può essere considerato il tipo di condizionatore migliore per il controsoffitto? Ecco le valutazioni che possiamo fare.
Come scegliere il condizionatore più adatto al tipo di struttura
A differenza del condizionatore portatile che può essere spostato ma è rumoroso, e ha dei costi maggiori. Anche l’efficienza non è ormai pari a quelli da parete che, nel caso di un contro soffitto, sono anche del resto i più adattabili. In questo caso si è in presenza di un
apparecchio perfetto per chi deve distribuire l’aria in modo omogeneo ma ha una struttura in contro soffitto. Si tratta, in generale, di apparecchi le cui dimensioni oggi sono piuttosto adattabili tutte le circostanze e a tutte le strutture come appunto i controsoffitti.
In particolare oggi si parla di
condizionatori a scomparsa. Cosa sono? Si tratta di prodotti automatici la cui funzione è piuttosto identica a quelli di un condizionatore classico. Ma in cosa si differenziano? Si distinguono, essendo a scomparsa in quanto è possibile rinunciare alle griglie di copertura o agli apparecchi tipici di un condizionatore migliorando il rapporto con lo spazio, con la struttura e offrendo una soluzione anche una problematica di natura anti estetica che può sovente accompagnare alcuni prodotti.
Come si colloca e come funziona un condizionatore adatto per un contro soffitto
Non ci sono grosse differenze rispetto alla funzione e alle peculiarità del macchinario in sè, se non nel fatto che sul piano dell’estetica ci si trova rispetto a prodotti che migliorano la fruibilità e la ottimizzazione degli spazi.
Molti si chiedono se questi condizionatori si collocano bene, e se si riesce a ‘nasconderli’, in questo senso, rispetto a una condizione architettonica particolare dell’ambiente. Ebbene
in verità questo molto dipende dal tipo di prodotto e dal modello di condizionatore. Ma di norma, quando si tratta di una tipologia come quelli appena citati, il fatto di essere a scomparsa permette di essere piuttosto agevole sia nella installazione che nel nasconderlo. Il tutto, senza cambiare le performance di serie.
La funzione a scomparsa, quindi, in presenza di controsoffitto, è perfetta: a livello estetico consente alla fine di evitare che l’ambiente magari anche ridotto venga alterato nella sua immagine, o occupato in larga parte dalla struttura. Come viene collocato? Il modo è praticamente speculare a quello delle tecnologie di aria ad incasso.
Griglie telecomandate, comando manuale, differenze di caratteristiche
Moltissimi dei condizionatori usati per un contro soffitto poi ovviamente vengono scelti in base alla tecnologia collaterale che da questo punto di vista migliora e implementa la qualità e la caratteristica tipica del prodotto che viene scelto proprio in quanto compatibile con un controsoffitto. In particolare si parla di
griglie tele comandate oppure a comando manuale, che specie per una ovvia ragione di comodità, si tende a considerare come le migliori delle scelte. Ma tra le due? Quale è da preferire? Di norma, come direbbero gli esperti del settore e i professionisti a cui è doveroso rivolgersi, occorre sempre puntare verso un condizionatore che sia dotato di griglie telecomandate, regolabili a distanza. Questo, in poche parole, rende del tutto autonomo il funzionamento del mezzo, rendendolo dotato come di ‘vita propria’. Il cliente, in pratica, lo usa ma se lo dimentica.
Considerazioni a parte poi vanno fatte per i condizionatori senza unità esterna, messi a confronto con quelli considerati fino ad ora. Infatti
Un condizionatore senza unità esterna è uno pensato in primis per quelle soluzioni di installazione che si vincolano all’obbligo, particolare e specifico, di rispettare al massimo il decoro delle case e delle strutture degli uffici. Spesso la legge spinge affinché si provveda ad eliminare le unità esterne dei condizionatori, in particolare nei luoghi di valore cittadino, nei pregi storici, nei condomini di valore e nei centri storici.
A vantaggio di questi condizionatori senza motore esterno è corretto dire che per esempio rispetto ad altri modelli come quelli a scomparsa, comunque, di base, per deformazione, prevedono delle prestazioni termiche e basso livello di inquinamento acustico. Paragonati agli altri condizionatori a soffitto, e non a quelli a scomparsa, sono sempre più usati.