Sebbene, come è per molti versi ovvio che sia, la maggior parte dei clienti li sceglie per le loro prioritarie funzioni relative alla produzione di aria fredda e di aria calda, tramite pompe di calore e sistemi inverter, oggi i condizionatori in verità vengono sempre più scelti anche, in modo particolare, per alcune loro spiccate qualità e funzioni, prima fra tutte quelle relativa al controllo della umidità.
Quando si parla di condizionatori e di umidità in modo specifico si entra in un contesto di analisi che riguarda la deumidificazione e, dunque, la funzione che permette all’apparecchio di eliminare o ridurre l’umido all’interno dell’ambiente, sia una casa o un locale di lavoro o commerciale. E, di conseguenza, le ‘colleghe’ della umidità, vale a dire la condensa e la muffa.
Ma da questo punto di vista, vanno fatti dei chiarimenti circa le differenze tra condizionatore e deumidificatore. E più nello specifico, poi,
e’ sempre bene e corretto chiederci quali possano alla fin fine essere i migliori condizionatori con controllo umidità che possano svolgere al meglio la funzione di deumidificazione. Come procedere? Seguendo, in pratica, alcune semplici indicazioni.
Come scegliere il migliore condizionatore per controllare e gestire l’umidità
Come sappiamo, il primo obiettivo di un condizionatore è quello di tenere l’ambiente in cui lavora, chiuso ovviamente, in condizioni di fresco o caldo. Ma per poter realizzare questa operazione, entrano in gioco tre elementi cruciali, e molto distintivi:
- la percentuale di umidità,
- la temperatura
- la distribuzione dell’aria.
Se ne ricava, di fatto, che per essere alla presenza di un condizionatore ottimale, l’apparecchio deve garantire di controllare l’umidità dell’ambiente nelle due operazioni: deumidificare e umidificare. E non solo:
- deve controllare la temperatura della stanza ovvero riscaldare o raffreddare e, specie nella seconda, coordinare la funzione con l’analisi dei livelli di umidità e procedere con una automatica e contemporanea deumidificazione;
- pulire l’aria attraverso un sistema di filtraggio
- ottimizzarne il livello di salubrità dell’aria nella stanza
Come è fatto un condizionatore adatto alla deumidificazione
Un condizionatore anti umidità è fatto di sette componenti specifici, che sono:
- Un compressore: contiene ad una bassa pressione o ad alta pressione il liquido refrigerante, altrimenti chiamato semplicemente gas,
- un condensatore che incamera il gas dal compressore ad alta temperatura e ad alta pressione,
- un evaporatore che permette allo stesso gas di evaporare,
- un tubo che, collocato tra l’evaporatore e il condensatore, stabilisce la quantità del gas,
- sistema elettrico che gestisce le funzioni del climatizzatore,
- Sistema di ventilazione interna
- sistema di ventilazione esterna per la circolazione dell’aria nel condensatore
Se ne ricava che è sempre meglio procurarsi un apparecchio in grado sia di deumificare che di raffreddare e scaldare la stanza, ovvero climatizzandola. Il singolo deumidificatore infatti serve solo per eliminare la quantità in eccesso di umidità, ma ragioni di opportunità è sempre meglio prendere un unico strumento che faccia ambo le cose.
Cosa influenza la presenza di umidità nella stanza, e come funziona la deumidificazione
Ci sono degli elementi che incidono in relazione all’utilizzo del condizionatore e deumidificatore, e sono la temperatura e la percentuale di umidità. Come detto, mentre il condizionatore gestisce ambo le cose, il deumidificatore solo la prima. Inoltre ormai è sempre più presente il sistema Dry che è l’indice di analisi della umidità che permette l’attivazione della funzione di deumidificatore.
Quando si sceglie il prodotto, è sempre opportuno valutare alcuni elementi come:
- il volume dell’ambiente;
- la temperatura base in cui opera il prodotto;
- il peso dell’apparecchio;
- l’umidità massima;
- il volume del serbatoio;
- la presenza di un tubo per scaricare l’acqua;
- la regolazione in automatico dei livelli di umidità;
- la sussistenza di filtri per la purificazione dell’aria;
- la possibilità di lavare i filtri.
Differenze di tipi e di elementi per controllare l’umidità
I tipi di condizionatori che oggi si trovano sul mercato sono differenti e si scindono in fissi e portatili. A fare la differenza è il chiaro elemento di doverlo spostare da una stanza all’altra. Di norma, i prodotti fissi e i condizionatori con funzione di deumidificatore sono i migliori. Dentro questi gruppi, poi albergano le cosiddette sotto categorie, differenziate dalle caratteristiche tecnico – pratiche dello strumento. A seconda del meccanismo concreto per la deumidificazione dell’aria si differenziano infatti in deumidificatori essiccativi o passivi e i deumidificatori meccanico-refrigerativi.
Quale condizionatore scegliere, allora? Come abbiamo detto, le differenze al di là del prezzo sono nella loro capacità di assorbire più o meno umidità, ma ci sono degli altri parametri per valutare, come:
- il tasso di umidità in casa;
- la rumorosità del prodotto;
- i livelli di temperatura raggiungibili
- la facilità di utilizzo
- la manutenzione dei prodotti
Ad ogni buon conto, si ricorda a titolo di esempio e sintesi finale, un qualunque deumidificatore potrà assolvere al suo compito più o meno bene a seconda del livello di qualità ed efficienza dei suoi sistemi di intervento ma, in nessun caso, produrrà un refrigerio nella stanza. Al contrario, invece il condizionatore o climatizzatore permette di fare la stessa cosa, e con identico risultato e, in più, come è noto, raffresca l’aria. Essendo dotati ormai quasi tutti di pompa di calore poi, scalda anche. Insomma, tre a uno per il condizionatore.